Come far lavorare bene la Legge dell’Attrazione

Sicuramente conosci la Legge dell’Attrazione, o almeno ne avrai sentito parlare. 

Solitamente si trova più o meno spiegata come:

“desidera qualcosa intensamente, pensaci costantemente, visualizzati ad averlo… e l’otterrai”.

Molti ci hanno provato, magari avendo visto il film “the Secret”, avendo letto l’omonimo libro o simili. Quasi altrettante persone hanno lasciato perdere dopo poco tempo.

Perchè?

Alcuni Autori hanno provato a dare approfondimenti utili sulla Legge dell’Attrazione. Qui andremo oltre queste prime indicazioni e toccheremo il nocciolo della questione – anzi, i noccioli.

1. L’INCONSCIO

Posso visualizzarmi costantemente ricco, in permanente vacanza su uno yacht, oppure con un partner perfetto… ma devo fare i conti con ciò che il mio inconscio crede veramente che io meriti, che sappia gestire e che sia destinato a me. 

Ciò ha a che fare con tre cose: l’autostima, l’abitudine, l’affiliazione.

  • Dell’autostima abbiamo sentito parlare abbondantemente: quell’insieme di convinzioni che riguardano cosa meritiamo, quanto valiamo e quanto siamo bravi. Dedicheremo a questo enorme argomento un approfondimento successivo – ma se posso consigliarti un libro solo… “I 6 pilastri dell’autostima” di N. Branden.
  • Tutti noi abbiamo bisogno di un senso di appartenenza: questo ci dà la sensazione di essere accettati, di essere al sicuro, di sapere da dove veniamo, dove sono le nostre radici. 
    • Le nostre radici si trovano, per forza di cose, almeno in parte nella nostra famiglia e nella nostra cultura. Per l’uomo primitivo nella savana, che ancora ha una grande potenza nel nostro inconscio, fare parte di un gruppo era inoltre l’unico modo per sopravvivere. 
    • Le condizioni della nostra famiglia d’origine costituiranno così il nostro “territorio”, il nostro “orizzonte”: diventare (molto) più felici o realizzati rispetto alla nostra famiglia, o al nostro retaggio, ci sembrerà un tradimento verso chi ci ha voluto bene, un metterci fuori dal clan e allontanarci dalla sicurezza del villaggio. Più è stata dura la nostra storia familiare, più saremo “tirati in basso”.
  • Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che lascia, ma non sa quello che trova”. 
    • L’uomo si è evoluto per sentirsi al sicuro, in un mondo molto complesso e pieno di incertezze. Come già saprai, ci abituiamo anche a cose pesantissime, pur di essere sicuri di cosa ci aspetta e sapere di poterlo gestire. Inoltre, l’abitudine è economica: a un bambino costa moltissime energie costruire l’idea di “come funziona il mondo”… disegnare la mappa. Poi dedicherà le energie a muoversi in quella mappa. Pensa se trovassi casa tua diversa, o i tuoi familiari che parlano una lingua diversa, ogni volta che ti alzi al mattino! Imparare un territorio completamente nuovo è un grande sforzo che preferiamo non fare. L’adulto è anche molto meno elastico del bambino, ci tiene alla sua preziosa mappa. Hai presente la vecchia generazione con la tecnologia?
    • L’abitudine è quindi un fattore molto potente: ci vuole un grandissimo sforzo per andare oltre il nostro istinto che ci dice “resta dove ti sai muovere, non andare a rischiare!” (la savana di prima, ricordi?). Questo può valere anche quando, ad esempio, terminiamo una relazione sbagliata ma ci ritroviamo poi in una nuova con caratteristiche di fondo analoghe. Abbiamo il radar per trovare “ciò che corrisponde a ciò a cui siamo abituati”.

C’è una soluzione

Certo.

Il lavoro è in parte psicologico e individuale, ma ci sono strumenti che ci possono aiutare moltissimo a liberarci di tutti questi programmi inconsci.

Chi è in grado di vedere le energie sottili riferisce che i pensieri e i programmi mentali si vedono nell’aura come globi o forme di energia. Altrettanto, nel Pranic Energy Healing 3 impariamo a individuare queste energie con le mani e a rimuoverle, per aiutare la persona a ritrovare la serenità. 

Queste energie vecchie fanno da barriera, da diga, alle Energie nuove che potrebbero essere a nostra disposizione.

Alcune scuole propongono dei riti simbolici di “rinuncia”, di taglio col passato – ma la differenza la fa il trovare delle pratiche che vadano a disintegrare efficacemente queste energie – consce o inconsce. 

Il Tetraedro insegnato nella Kriya Shakti è una pratica con queste caratteristiche. 

Una volta “sciolti i lacci” dell’inconscio, possiamo dedicarci con molta più efficacia a tutti i lavori di definizione, visualizzazione e attrazione di ciò che desideriamo.

2. IL KARMA


Possiamo raccogliere solo ciò che abbiamo seminato: se non piantiamo un certo seme, non otterremo un certo raccolto.

Potremmo avere un inconscio lindo e pinto e tecniche di visualizzazione molto potenti, ma se non abbiamo buon karma, si materializza assai poco.

Avere un solido “conto bancario karmico” è un po’ come avere molti risparmi in banca: potrò scambiare questo denaro con ciò che desidero ottenere.

Il karma è davvero il grande assente dei corsi di “attrazione e prosperità” che ci sono in giro. 

E’ vero che ognuno di noi ha in sè, in quanto Anima, il diritto di avere tutte le cose belle e buone dell’universo. Ma è altrettanto vero che noi abbiamo un potere altrettanto grande: il libero arbitrio e la capacità di creare effetti tramite le nostre azioni e scelte. Ora, non siamo nati ieri. Abbiamo già vissuto molte volte ed esercitato quel potere in innumerevoli occasioni. La somma delle nostre azioni e scelte ha creato le nostre condizioni presenti e il nostro attuale karma. 

La buona notizia è che qualsiasi cosa di negativo abbiamo accumulato, possiamo eliminarla o compensarla – e qualsiasi cosa ci manchi, possiamo crearla.

L’unica regola è che non si possono violare le leggi che già valgono per la materia: non possiamo semplicemente far sparire qualcosa, nè possiamo ottenere delle cose buone dal nulla.

“Tagliare” col proprio karma negativo, come insegnano molti, serve tanto quanto bruciare degli avvisi di riscossione del mutuo. Altrettanto, chiedere a gran voce qualcosa, senza averne diritto karmico, è come presentarsi in negozio senza i soldi per pagare.

Solo i grandi Maestrial di là del Karma e dei livelli ordinari di esistenza e coscienza umana, possono violare queste leggi. E’ facile verificare se anche noi possiamo ignorare le leggi che reggono il cosmo con un rapido test, noto dall’antichità: siamo in grado di vivere senza respirare e di far apparire della materia solida dal nulla?

Un’altra cosa poco nota, riguardo al karma, è che ci sono delle obbligazioni karmiche che dobbiamo assolvere, prima di seminare in altri modi – altrimenti restiamo con uno “scoperto” che non può essere compensato diversamente. 

La tecnologia per smaltire il proprio karma negativo e creare karma positvo è una delle cose più grandi che possiamo imparare – e insegnare ai nostri figli.

3. L’AZIONE

Questo dovrebbe essere auto-evidente e già molti Autori ne hanno parlato, quindi sarò molto breve: aspettare il lavoro dei propri sogni sul divano, tra brillanti visualizzazioni, non è una strategia vincente.

Il Castello dei Desideri può essere grande o lontano (o entrambi) e talvolta ci fermiamo a rimirarlo, senza sapere bene come metterci mano. Ricordiamoci che il castello è fatto di molti mattoncini, piccole azioni singole che ci portano un passo più vicino alla meta, ogni giorno.

Un Autore ottimo per accompagnarci e darci indicazioni lungo questo viaggio del fare in modo produttivo e fattibile è David Allen, ad esempio col suo best seller Detto, Fatto.

Per riepilogare…


Una volta che abbiamo un conto karmico piuttosto buono e un incoscio abbastanza pulito, possiamo iniziare a muoverci nel mondo e ad applicare tecniche di visualizzazione e affermazioni per attrarre ciò che desideriamo tramite la Legge dell’Attrazione.

Questa è ancora una versione light. 

La versione pro, ovvero la Kriya Shakti, utilizza delle tecniche più avanzate e incisive rispetto a visualizzazioni e affermazioni 😉

Un aspetto fantastico della Kriya Shakti è che si può utilizzare anche per aiutare gli altri

Sono tantissime e stupefacenti le testimonianze di chi ha applicato questa disciplina, ma un esempio recente è di una ragazza che è riuscita a farsi assumere con posto fisso nella specifica azienda in cui voleva lavorare, con un’offerta migliore di quella cui aspirava, dopo anni di tentativi e poco dopo che un praticante, suo amico, ha iniziato a fare Kriya Shakti per lei. 

Quando facciamo Materializzazione per gli altri, basta che non ci siano grossi ostacoli karmici da parte loro. Siamo noi a diventare canali e veicolare un fiume di energia, grazie alla nostra pulizia interiore e focalizzazione mentale.

Spero che queste informazioni ti siano state utili e che contribuiscano alla Tua Crescita, Serenità, Gioia e Realizzazione!

Ti aspetto al corso intensivo di Kriya Shakti,

Buona Materializzazione!